Certe pause sono più lunghe di altre, alcune di esse portano con sè momenti frenetici, altre momenti che lasciano senza parole e senza voglia di confrontarsi, come se il silenzio fosse più eloquente di qualsiasi parola. Eppure il silenzio sa parlare e sa esprimere concetti dalle forme astratte, ma che colpiscono dritto al cuore di chi è lì disposto ad ascoltare e a saper ascoltare. Certe pause sono obbligatorie, servono per rifocillarsi, per mettere a posto i pensieri che abbiamo nella testa e nel cuore, prima che questi prendano il sopravvento su di noi e sulle nostre vite. Certe pause servono ad allontanarsi dal fuoco che brucia e che scotta…..le vecchie ferite ce lo ricordano attraverso la memoria di quanto abbiamo sofferto con quelle scottature, e allora ecco che le distanze, le giuste distanze, ad un certo punto sono doverose. Per noi stessi, per non rischiare di farci troppo male, per non rischiare di rovinare tutto. Poi però ci sono i ritorni. Quelli fatti di altrettanti silenzi che portano in serbo chissà quali parole mai pronunciate, quali abbracci desiderati, quali gesti anelati e sognati fino allo sfinimento. E allora, quando c’è questa reciprocità d’intenti di volersi, di ritrovarsi, di iniziare tutto daccapo è anche bello parlare senza dire niente, attraverso gesti che valgono più delle parole, semplicemente perchè essi partono dal cuore.
Questa drip cake l’ho preparata per il 2°compleanno del mio ometto trascorso da poco, un pan di spagna al cioccolato, farcito con crema al mascarpone e nutella, bagnato con latte e nesquik. Il tema della torta non è scelto a caso perchè il mio tesoruccio adora il gelato e spesso combina tanti guai perchè troppo maldestro, guai come quello che vedete sulla torta, solo che questo è fatto apposta!